giovedì 31 marzo 2011

Regolamento Comitato Formazione Capi


La Carta dell'Impegno del Formatore la trovate al seguente indirizzo:
www.federscout-formazione.blogspot.com

COMITATO FORMAZIONE CAPI
REGOLAMENTO

A. Principi generali

1. La FederScout, nell’ambito della promozione del metodo scout e secondo i suoi principi statutari istituisce la Scuola Nazionale Formazione Capi (SNFC).
Essa ha compiti di informazione, formazione ed aggiornamento dei Capi sulla conduzione delle Unità previste dalla Metodologia Scout all'interno delle Associazioni di appartenenza.
La SNFC nella formulazione dei programmi di insegnamento nei vari corsi, nella simbologia e nei tipi di riconoscimenti (foulard, tizzoni, ecc.) applica il “metodo Gilwell”, ideato dal Fondatore Sir Robert Baden - Powell, che si esplica in Corsi composti di due parti, una “al campo” ed una di “verifica”, ponendo in primo piano le esigenze delle Associazioni aderenti in un quadro Federale.
La direzione della scuola è affidata al Comitato Formazione Capi (CFC) istituito in seno alla FederScout ai sensi dello Statuto Federale.
COMITATO FORMAZIONE CAPI
REGOLAMENTO

A. Principi generali

1. La FederScout, nell’ambito della promozione del metodo scout e secondo i suoi principi statutari istituisce la Scuola Nazionale Formazione Capi (SNFC).
Essa ha compiti di informazione, formazione ed aggiornamento dei Capi sulla conduzione delle Unità previste dalla Metodologia Scout all'interno delle Associazioni di appartenenza.
La SNFC nella formulazione dei programmi di insegnamento nei vari corsi, nella simbologia e nei tipi di riconoscimenti (foulard, tizzoni, ecc.) applica il “metodo Gilwell”, ideato dal Fondatore Sir Robert Baden - Powell, che si esplica in Corsi composti di due parti, una “al campo” ed una di “verifica”, ponendo in primo piano le esigenze delle Associazioni aderenti in un quadro Federale.
La direzione della scuola è affidata al Comitato Formazione Capi (CFC) istituito in seno alla FederScout ai sensi dello Statuto Federale.

2. Compiti del Comitato Formazione Capi (CFC) sono:
programmazione ed organizzazione dei Corsi di Formazione Capi;
nomina dei Capi Corso, ciascuno dei quali, sentito il parere del Coordinatore Comitato Formazione Capi (CCFC), nomina lo staff del proprio corso;
emanazione di orientamenti ed indirizzi didattici per l'espletamento dei Corsi di Formazione Capi;
rilascio di brevetti di superamento corso;
tutto quant’altro sia inerente la Formazione dei Capi ed al rilascio dei brevetti.

3. Il CFC è composto da un membro per ogni Socio Effettivo della FederScout.
La nomina e la revoca dei delegati associativi facenti parte del CFC sono di esclusiva pertinenza di ciascun Socio Effettivo. I soci aggregati possono partecipare al CFC con un delegato ma senza diritto di voto.
Non possono farne parte, tuttavia, coloro che non abbiano concluso l’iter di formazione federale.
Al suo interno è eletto un Coordinatore Comitato Formazione Capi (CCFC) scelto da e tra i membri del CFC.
La sua elezione avviene in concomitanza con le altre cariche federali, resta in carica tre anni e può essere rieletto.
Il CCFC svolge funzioni di organizzazione del gruppo di lavoro del CFC. Il CCFC inoltre conserva ed aggiorna tutto il materiale inerente la gestione della SNFC (registri di rilascio brevetti, brevetti, domande di partecipazione, tesi, etc.). Nell’espletamento del suo incarico il CCFC può avvalersi della collaborazione di un Comitato ristretto composto dai Capi Corso.

4. Il CFC definisce la cadenza dei corsi e delle proprie riunioni, stilandone un calendario. Di volta in volta il CFC provvede all’individuazione delle date esatte, dandone ampio preavviso ai Soci della FederScout.
I Corsi devono avere una durata congrua ed idonea all’espletamento del programma didattico.
Tale programma, redatto da ciascun Capo Corso sulla base delle indicazioni e degli indirizzi del CFC, deve prevedere l’apporto di Istruttori provenienti da realtà associative differenti, in modo da garantire sempre una pluralità di visioni e prospettive e favorire il confronto.
Possono essere Capi Corso, Vice Capi Corso ed Istruttori della Scuola Capi Federale i soci delle Associazioni federate che abbiano conseguito il brevetto di ALT.
Possono ricevere l'incarico temporaneo di Istruttore anche Capi brevettati WB purché :
siano soci di Associazioni entrate in FederScout come Socio Effettivo;
abbiano conseguito il brevetto WB ed abbiano esperienza effettiva di Capo Unità da almeno 2 anni.
abbiano frequentato un Corso di formazione Istruttori FederScout.
Questo tipo di istruttore deve essere seguito direttamente dal Capo Corso e dal CCFC.
L'insieme degli Istruttori della Scuola Capi Federale forma il “Training Team”.
E’ auspicabile la partecipazione di “esperti”, anche esterni, per coadiuvare gli Istruttori nell’affrontare questioni di particolare specificità e/o per sessioni tecniche specifiche.
Detti “esperti” vanno scelti dal Capo Corso che li richiede insieme al CCFC e devono avere competenze specifiche nell' intervento che viene loro richiesto (a titolo esemplificativo e non esaustivo, possono rendersi utili esperti di Primo Soccorso, Pionieristica avanzata, Recitazione, Musica, Scenografia, Artigianato in tutte le sue forme, particolare conoscenza di Ambientazioni scout diverse dalle tradizionali, Costruzione di canoe ed imbarcazioni, etc. etc., in definitiva esperti in qualsiasi materia che il Capo Corso dovesse decidere di approfondire con particolare attenzione). Possono essere Scout o non Scout.
Nell’organizzazione dei Corsi di Formazione, il CFC affida la gestione della parte logistica ad uno Staff interassociativo, se possibile, ovvero ad un Socio FederScout, designato sulla base delle disponibilità pervenute e seguendo il principio della “rotazione”, sempre se possibile. In ogni caso lo Staff od il Socio FederScout designato sono tenuti alla corretta tenuta dei conti del Campo Scuola, con obbligo di rendicontazione e documentazione delle spese e dei materiali acquistati per la Scuola.
La partecipazione ai corsi federali è riservata agli iscritti dei Soci della FederScout.
Eventuali deroghe possono venir accordate dal CFC o, in caso di urgenza, dal CCFC ma, in ogni caso, in accordo con il Presidente FederScout.

B. Iter di Formazione

5. L'Iter di Formazione dei Capi della FederScout prevede le seguenti tappe:
Corso Basale
Corso di 1° Tempo - Preliminary Training Course (PTC);
Corso di 2° Tempo - Wood Badge Course;
Corso di 3° Tempo - Corso Assistant Leader Trainer (ALT);
Corso di 4° Tempo - Corso Leader Trainer (LT).
La partecipazione a ciascuno dei suddetti corsi non ne comporta l’automatico superamento.
La FederScout riconosce solo i Brevetti Wood Badge da essa stessa rilasciati.
Può riconoscere Brevetti Wood Badge conseguiti da membri di Associazioni Federate presso altre Associazioni Scout che rilasciano il WB, purché il Brevetto stesso sia in possesso del socio

6. Elementi necessari per la partecipazione ai Corsi della Scuola Formazione Capi sono:
aver presentato la domanda di partecipazione compilata in ogni sua parte, con specifica del Corso che si è intenzionati a seguire (Beaver, Cub, Scout, Rover, Dirigenti);
aver compilato il modello predisposto dal CFC e finalizzato ad una conoscenza degli allievi e del loro grado di preparazione da parte degli Istruttori del Corso. Tale fine può essere raggiunto anche attraverso un questionario metodologico da sottoporre all’Allievo e predisposto dal CFC.
produrre una presentazione compilata dal Capo Scout/Presidente della Associazione di appartenenza, ovvero dal Capo Gruppo, sulla base del modello predisposto dal CFC.
Il Capo Corso, nell’ambito del programma preventivamente predisposto (art. 4), può “calibrare” le sessioni in base alle effettive esigenze degli Allievi emerse dal quadro generale
Tutti gli Allievi, durante il Corso, indossano il fazzolettone verde, simbolo della SNFC FederScout ed una t-shirt bianca con il distintivo FederScout. Tengono la stesura del quaderno recante gli appunti e i commenti alle sessioni.
Il quaderno redatto dagli allievi durante il corso può essere visualizzato dagli Istruttori in quanto consente loro una pronta verifica del grado di chiarezza della propria sessione e permette, se si ravvisa il caso, di fornire eventuali approfondimenti, nonché un riscontro del grado di attenzione dell’Allievo stesso.
Alla fine del corso – parte al campo -, in base al grado di partecipazione dell’Allievo, all’apprendimento ed al comportamento, lo staff degli Istruttori del corso è chiamato ad esprimere un giudizio sull’Allievo in base al quale rilasciare un certificato che attesti il livello raggiunto dall’Allievo nei giorni del corso stesso, firmato dal Capo Corso e dal CCFC.
Ciò non si traduce automaticamente nel conferimento di un brevetto, atteso che è sulla base dell’iter sino a quel momento percorso e sulla qualità della preparazione dell’Allievo che il CFC deve decidere se conferire o meno il corrispondente Brevetto.

7. II Corso Basale (CB) è organizzato e gestito, secondo le indicazioni del CFC, dalle singole Associazioni, che rilasceranno il relativo "Attestato di Partecipazione".
Il superamento del Corso è propedeutico alla partecipazione al Corso di 1° Tempo.
Il Corso Basale (CB) è rivolto a tutti coloro che iniziano a fare servizio nelle Unità e deve fornire le prime informazioni sulle Branche e sul Metodo Scout assolutamente necessarie per una scelta di Servizio come capo. E’ auspicabile la presenza di almeno un Istruttore Federale.

8. Il Corso di Primo Tempo (CPT) è specialistico di branca.
Il suo programma è articolato sulla base del metodo e delle attività tipiche della branca cui si riferisce, con particolare riferimento alle tecniche ed alla programmazione.
Il CPT è aperto a tutti gli iscritti di tutti i Soci della FederScout che rispondano ai seguenti requisiti:
non meno di 18 anni di età;
aver superato la fase Rover della propria vita scout;
essere in possesso dell’ attestato di superamento del CB;
Il CPT ha una durata non inferiore a sei giorni.
Durante il CPT è prevista la suddivisione degli Allievi in “piccoli gruppi” di lavoro e la vita al Campo ricalca quella della Branca di riferimento.
Superata la parte al campo del Corso, può conseguire il “Brevetto di Primo Tempo”, la cui insegna è il “Ferma foulard in cuoio di Gilwell” (c.d. testa di moro), l’Allievo che ha anche dato prova della conoscenza dei testi di Baden - Powell.
Tale conoscenza può essere accertata mediante un’analisi ragionata e/o una relazione riguardante almeno il “Libro dei Capi” ed il testo di riferimento della propria Branca, da presentare al proprio Capo Corso o con altri sistemi previsti dal Metodo Gilwell.
La concessione del brevetto da parte del CFC è subordinata al parere dell’Associazione ed a quello vincolante del Capo Corso dell’Allievo.

9. Il Corso di Secondo Tempo è metodologico generale.
Il suo programma abbraccia gli aspetti metodologici comuni alle branche, andando ad approfondire le implicazioni psicologiche, pedagogiche e sociologiche del metodo.
Il CST (Corso 2° Tempo) è aperto a tutti gli iscritti dei Soci della FederScout che rispondono ai seguenti requisiti:
non meno di 20 anni di età;
essere in possesso del brevetto di 1° Tempo Federale rilasciato dal CFC;
Il CST ha una durata non inferiore a sei giorni.
Alla fine del corso, se superato, l’Allievo riceverà dallo Staff del Corso il tema di un progetto o un questionario nei quali mettere alla prova quanto acquisito durante il corso.
Attraverso l’elaborazione di un lavoro “mirato”, l’Allievo dovrà dar prova di conoscere il metodo, sia per quanto attiene il momento pratico (il “cosa” ed il “come”), che per quanto attiene la fase “pedagogica” del metodo (il “perché”).
Per la realizzazione del lavoro, l’Allievo si avvarrà della collaborazione di un “tutor”, scelto tra gli Istruttori del corso e appartenente ad Associazione diversa dalla propria.
Il CFC può decidere, se necessario, che il lavoro finale venga svolto con altri sistemi previsti dal metodo Gilwell.
La richiesta di rilascio del brevetto dovrà pervenire al CFC dall’Associazione di appartenenza dell’Allievo, che dovrà pertanto presentare al CFC il progetto o questionario redatto dall’Allievo stesso e l’attestazione, sottoscritta dal responsabile associativo della formazione, del servizio svolto dall’Allievo nell’unità di riferimento per almeno un anno dopo il CST ed il parere del tutor.
La concessione del brevetto da parte del CFC è subordinata al parere vincolante del Capo Corso dell’Allievo sul Progetto presentato.
Se il CFC esprimerà parere favorevole l'Allievo riceverà:
il Brevetto di 2° Tempo, relativo alla specializzazione seguita durante il CPT, firmato dal Presidente Federale e dal CCFC;
Wood Badge di Gilwell ( stringa di cuoio portante i due tizzoni del brevetto);
Foulard tortora di Gilwell.

SOLO PER LA FORMAZIONE DEI FORMATORI L’ITER PROSEGUE COME SEGUE.

Tale ITER comprende due livelli che permettono di conseguire in successione il Brevetto di A. L. T. (Assistant Leader Trainer) e di L. T. (Leader Trainer)

10. Corso Assistant Leader Trainer (ALT)
E' programmato dal CFC almeno ogni 4 anni, se ve ne sono le condizioni e le esigenze, e ne designa direttamente gli Istruttori, lo staff e l'Associazione incaricata ad occuparsi della parte logistica.
Lo Staff Istruttori dovrà essere rappresentativo di almeno tre Associazioni Federate.
Il Corso per ALT deve offrire ai partecipanti il modo di approfondire i problemi delle diverse attività della Formazione dei Capi, con riferimento in particolare all’organizzazione dei Corsi ed alla preparazione dei programmi nel rispetto delle diverse realtà federali. deve essere dato anche ampio spazio alla valutazione dei partecipanti ai Corsi
Il CALT è aperto a tutti gli iscritti dei Soci della FederScout che rispondono ai seguenti requisiti:
non meno di 25 anni di età;
brevetto Wood Badge rilasciato da almeno 3 anni;
aver prestato servizio in attività federali di Formazione;
aver svolto compiti di Istruttore federale;
aver presentato domanda di partecipazione compilata in ogni sua parte.
L'Allievo, alla fine del Corso, se superato, riceverà un “Attestato di Partecipazione” al Corso Federale firmato dal Capo Corso e dal CCFC.
E’ facoltà dello staff del corso richiedere agli allievi di realizzare un elaborato teorico e/o pratico, idoneo a comprovare l’idoneità dello stesso a proseguire l’attività formativa nell’ambito della SNFC.
Il brevetto di ALT può essere rilasciato all’Allievo che, oltre ad aver superato il corso e realizzato l’elaborato di cui sopra, abbia svolto compiti di Istruttore come componente effettivo di una Equipe di Formazione in almeno tre Corsi di formazione federali, anche non consecutivi.
Il CFC concede detto Brevetto previo parere vincolante del Capo Corso del CALT e parere dei Capi Corso che hanno seguito l’allievo nelle sue esperienze da Istruttore.
Il distintivo di questo Brevetto è il Wood Badge con tre tizzoni.

11. Per conseguire il brevetto di LEADER TRAINER (LT) è necessario svolgere le funzioni di direttore o condirettore responsabile ad un CALT, essere in possesso di un brevetto “ALT” da almeno 5 anni, ed aver frequentato un apposito corso nazionale o internazionale.
Nel corso per L. T. viene effettuato un approfondito riesame di tutto il Metodo Scout ed analizzate e sperimentate le più diverse tecniche di apprendimento e comunicazione per impostare, organizzare e condurre le attività della Formazione anche nel quadro del rispetto delle diverse realtà federali.
Il brevetto LT è rilasciato dal CFC, previo parere vincolante del Capo del Corso CLT.
Il distintivo di questo Brevetto è il Wood Badge con quattro tizzoni.

12. In linea con le procedure internazionali tutti i Brevetti WB, ALT, LT devono essere firmati o controfirmati da un Responsabile Federale con Brevetto LT.
Qualora se ne ravvisi la necessità, può essere nominato dal CFC nello staff della SNFC un “Leader of the Training Team” esclusivamente se in possesso di un brevetto LT.

13. Il CFC può deliberare delle norme transitorie che disciplinino tutto quanto non previsto dal presente regolamento. Le norme del presente regolamento possono essere derogate solo con delibera motivata. Ove si voglia rendere permanente tale deroga, si dovrà provvedere alla modifica del presente regolamento.



Regolamento Comitato Tecnico Nazionale

Art. 1: Comitato Tecnico Nazionale
E’ istituito in seno alla FederScout un Comitato Tecnico Nazionale – CTN. I compiti del CTN sono i seguenti:
organizzazione di attività nazionali per le branche;
stampa federale;
creazione e gestione dei siti internet della FederScout;
distintivi e capi dell’uniforme federali.
Art. 2: Composizione
Il CTN è composto dagli incaricati tecnici delle Associazioni della FederScout, scelti con criteri interni a queste ultime, con un voto per ogni Socio Effettivo, e parere consultivo per ogni Socio Aggregato della Federscout. I membri del CTN rimangono in carica per un triennio e sono tenuti a partecipare alle riunioni del CTN.
Art. 3: Coordinatore
I membri del CTN eleggono al loro interno un Coordinatore del Comitato Tecnico Nazionale -CCTN. Il CCTN rimane in carica per un triennio e può essere rieletto. I compiti del CCTN sono l’animazione e il coordinamento di tutte le delle attività del CTN tramite i vari incaricati.
Art. 4: Incaricati
Tra i membri del CTN, in base alle loro competenze, vengono scelti degli incaricati tecnici (Branca, Stampa, Protezione Civile, ecc.). Gli incaricati rimangono in carica per un triennio e possono essere rieletti. Compiti degli incaricati sono la realizzazione di attività di federali della branca o del settore di competenza.
Art. 5: Attività Federali
Tra le attività periodicamente organizzate dal CTN vi sono le seguenti: Rupe Nazionale (Capi e vice capi muta/sestiglia), Campo Nazionale Esploratori, Corsi per Capi Pattuglia, Squadriglia, Equipaggio, Pow Wow (Incontro delle Alte Pattuglia), Rover Moot, Indaba (Incontro Capi in collaborazione col Comitato Scuola Capi). E’ sempre di competenza del CTN, in collaborazione con il Responsabile Rapporti Internazionali, l’organizzazione di attività internazionali (EuroCamp, Workshop, ecc.). Un’attività tecnica, organizzata da un’associazione membro della FederScout, può essere considerata attività federale se ad essa vi partecipano almeno tre (3) associazioni compresa l’associazione organizzatrice. Tali attività devono avere inoltre, il benestare del CCTN.
Art. 6: Variazioni al Regolamento
Le variazioni al presente Regolamento sono approvate dal CTN. Il CTN è altresì autorizzato a stabilire le norme transitorie per quanto non previsto dal presente regolamento.